RELAZIONE LAVORI

L’incontro ha visto impegnati i presenti in una tre giorni faticosa ma nel contempo festosa e ricca di spunti. Subito un ringraziamento a tutti per l’impegno profuso. La presenza di tante persone, nuove agenzie e potenziali che stanno valutando se aderire, sono il premio più grande per un gruppo dirigente, staff e tutti coloro che sono coinvolti nelle attività. Un incentivo ad andare avanti con maggiore motivazione e vigore, in particolare in un momento di grande difficoltà generalizzata che insiste su ognuno di noi. Un grazie particolare anche a coloro che, con grande fatica hanno chiuso l’agenzia e magari hanno rinunciato al lavoro per essere partecipi dell’iniziativa e un grazie anche a chi, pur non presenti ci hanno dato il loro supporto e dimostrato vicinanza.

Un momento formativo, la vendita

Prima di tutto, sperando nel vostro apprezzamento, la nuova formula – partecipazione attiva di tutti – credo sia stata utile. Vari i temi sui quali ci siamo concentrati. Legge, servizi, formazione, rapporti, strategie, ecc. hanno impegnato tutti nella discussione e sicuramente arricchito il valore della nostra associazione e rafforzato il rapporto tra soci oltre che Unappa.
Tra i temi più importanti, la nuova Legge 4/2013 che ci consegna il nuovo status di Professionista. La missione di Unappa, quella per cui si è costituita tanti anni fa, si è di fatto conclusa. Con il nostro incontro, a noi la responsabilità di valutare l’eventuale continuità e i nuovi obiettivi dell’associazione. Responsabilità che ognuno degli associati dovrà assumere con la partecipazione alla nuova UNAPPA che qui, oggi, ha visto il suo riavvio.

Formazione più strutturata e rafforzata obbligatoria, come prevede la Legge. Tra i primi impegni, valutazione e costruzione del nuovo profilo professionale del Professionista Unappa. Un esperto di procedure amministrative e non solo, che andrà definito secondo schemi individuati dalla normativa e che rafforza la sua competenza giorno dopo giorno “on the job”.
Competenza formale, non formale o informale, un mix di possibilità che andranno valutate per presentare questo nuovo Status. Tra le ipotesi previste per l’entrata in Unappa, un test di ammissione e il mantenimento del titolo nel tempo. Attestati e qualifiche professionali e di competenza, completeranno gli impegni. Tutela del consumatore “il primo attore” con l’allestimento di uno sportello di assistenza, assicurazioni, regole etiche ed operative più attente, vigilanza. A tutto ciò risponderemo rafforzando la struttura Unappa, supportata da comitati scientifici e nuove professionalità che possano arricchire il valore e il lavoro dell’associazione. Un contesto, assai più complesso, ma fondamentale nella nostra azione collettiva.

Fondamentale si conferma l’attività istituzionale che oggi ha uno strumento in più di rappresentanza e di promozione del proprio “Professionista”. Rappresentanza che rimane il vero ruolo di Unappa e prima tra le sue attività.

Un momento, Tavoli confronti La Legge

Cosa vuole dire rappresentanza? Poter incidere, è la nostra speranza, su temi quali l’economia di settore, i requisiti per svolgere questo lavoro, la legislazione in cui inserire il nostro nuovo status, la previdenza e la contrattualistica del lavoro, ecc. Insomma un nuovo strumento da utilizzare con intelligenza e determinazione per aiutare i nostri professionisti nella competizione quotidiana. Un impegno al quale tutti devono concorrere con grande impegno modificando, da oggi, anche il modo di lavorare di ognuno di noi.

Un momento, Tavolo agenzie imprese

Come si attuerà? Prima di tutto con la partecipazione attiva di tutti ! Il Ministero competente è lo Sviluppo Economico dove, a breve, sarà iscritta Unappa e tutti i suoi associati. Un sistema legislativo all’apparenza molto semplice ma che proprio per questa sua caratteristica, se saremo bravi, riusciremo ad utilizzare al meglio per le nostre iniziative e prerogative. Un elenco che il mercato, nel tempo, saprà riconoscere. Ovviamente non solo questo anche se importantissimo, ma tutta una serie di iniziative che in parte da soli, in parte con le tante associazioni con cui collaboriamo, qualificheremo presentandole al sistema economico e al pubblico del Paese.
Una tra le tante domande che ci siamo posti per poter arrivare ad una decisione, poi assunta dall’assemblea è stata la seguente: Perché continuare insieme? Tema sul quale riflettere con grande attenzione. Un enigma che tutti insieme abbiamo cercato di analizzare. Sia Unappa per il suo ruolo e funzione che l’associato, rispettivamente, forse non hanno ancora compreso quale sia la forza dello stare insieme e quali le regole che in una comunità come la nostra devono assolutamente coesistere.
L’opportunità e il vantaggio del singolo sono raggiungibili solo con la forza del gruppo! Gruppo che non può e non deve essere visto solo come convenienza personale, come spesso è avvenuto fino ad oggi, ma come condizione determinante per poter continuare a vivere in questo mercato sempre più complesso.
Le varie attività organizzate, in generale, avevano un obiettivo: ragionare e spingere alla riflessione tutti. In particolare su quello che va considerato lo strumento più importante per rafforzare il proprio ruolo e dare maggior valore al proprio lavoro, la formazione. Cardine su cui ogni associato deve assumere grande responsabilità personale. Interessante e nuovo, per esempio, l’incontro sulla “vendita” che ha visto la partecipazione di circa novanta colleghi, più del previsto. Un momento formativo diverso che aveva l’obiettivo non di insegnare ma di far emergere un nuovo modo di ragionare e affrontare un tema difficile come quello commerciale che sempre più condiziona il nostro quotidiano. Molto interessante poi, l’incontro sul tema “prodotti” necessario per comprendere come evolve il nostro mercato, come vanno viste le nuove opportunità e quali gli scenari che si dovranno affrontare nel futuro sempre più digitale e interattivo. Servizi, tema che affronteremo in seguito e sempre oggetto di grande interesse.
Importante e produttivo il momento dedicato all’analisi del progetto “agenzia delle imprese” a cui tutti i colleghi presenti, collegialmente divisi per gruppi, hanno potuto lavorare.
Un confronto serrato coordinato da colleghi del direttivo e del gruppo di lavoro che hanno coinvolto tutti i presenti che hanno dimostrato grande partecipazione, anche critica come è giusto che sia, ma positiva a capire meglio il progetto e le sue potenzialità. Un momento di crescita e arricchimento personale che ognuno, nel confronto, sono certo ritrova e sperimenta.
Un titolo, quello dell’Agenzia delle Imprese, sicuramente di grande rilevanza per il nostro prossimo futuro lavorativo. Una scelta che abbiamo poi preso nella realtà, accettando con tutti i limiti e i dubbi del caso, questa nuova ambiziosa sfida. La convinzione che il nostro mondo e in particolare quello di Unappa non può rimanere immobile ma deve avanzare nella sua crescita professionale è emerso con grande forza. Crescita che nell’Agenzia delle Imprese può esprimersi al meglio e con grandi potenzialità. Si parte da una certezza anche non scritta, è assolutamente necessario elevare lo standard dei servizi amministrativi e nello specifico quelli che riguardano le nostre mansioni. In particolare oggi che, quasi come un segno, in contemporanea arriva una legge che ci dà titolo di guardare avanti con qualche ambizione in più. Una sana ambizione credo ! In particolare per noi di Unappa che da quindici anni almeno la cerchiamo dietro ogni angolo e senza sosta oltre che sacrificio.
Una necessità che siamo certi possa incidere anche sul mercato dell’Agenzia di pratiche in generale.
Che cosa vuole dire “ESSERE PROFESSIONISTA” se non quello di aspirare a qualificare maggiormente il nostro lavoro e, se possibile, renderlo anche più remunerativo oltre che produttivo. Personalmente credo che questa idea innovativa – l’Agenzia delle Imprese – preannuncia anche un cambio culturale del Paese in realtà, e per questo, debba essere un nostro proposito a prescindere al titolo del progetto. La manifestazione si è conclusa con l’Assemblea 2013 che, dopo la definizione degli adempimenti di rito, ha portato alla decisione convinta della platea di continuare con il nuovo progetto Unappa.
L’ANALISI DEI SERVIZI, ha fatto emerge ancora una volta la valenza economica e non solo l’aspetto strategico dello stare insieme. Strategico perché per affrontare il futuro e questa nuova esperienza servono risorse e concretezza alle quali devono concorrere tutti. Malgrado i numeri importanti che esprime la nostra organizzazione con il suo braccio operativo, Unappa Servizi srl, il risultato non è quello auspicato. Ciò, malgrado il nostro contesto potrebbe raggiungere risultati più significativi. Per affrontare un mercato sempre più competitivo nel quale l’Agenzia, pur non avendolo forse compreso, rimane un anello troppo debole e per compensare questa debolezza, servono azioni più forti che solo a capacità economica consente di mettere in atto. I numeri rimangono una prerogativa al di la di ogni aspettativa filosofica !
GLI INVESTIMENTI, per esempio per affrontare il progetto agenzia delle Imprese, ma la stessa Legge, sono importanti. Si pensi a organizzazione, professionalità necessarie, struttura per affrontare il carico di attività e impegni, ecc., non si può pensare che arrivino dall’esterno. Come sapete l’Assemblea è un momento di sintesi alla quale si arriva con ragionamento, ascolto, analisi, dibattito. In particolare in questa occasione, nella quale tutto ciò è stato possibile grazie ai giorni che abbiamo passato insieme. Proprio grazie a questi, per chiarire un aspetto spesso non chiaro, voglio portare alcuni esempi in tema di risorse e partecipazione.
Mi è stato chiesto, sentito l’impegno economico che è stato accennato in assemblea (4/6mila€) per partecipare al progetto agenzia imprese: “Presidente, ma per le agenzie più piccole saranno riviste le quote ? Essendo piccole non sono in grado di partecipare!” Ovviamente tutto sarà visto in modo inclusivo è stata la mia risposta, convinto come sono che la strategia sia più importante del dettaglio e la strategia si rafforza con il contributo del gruppo. Ho poi aggiunto una semplice annotazione: “Ma l’agenzia piccola, che concorre in piccolo, sa che ci sono anche le agenzie grandi che concorrono in grande al mantenimento di Unappa perché convinte che Unappa sia un investimento e non un costo?” Cosi come un altro collega alla mia domanda: “perché non lavori con il ”nostro Telemaco”? Ha risposto: Presidente siccome faccio venti pratiche al giorno, non posso/voglio sopportare il costo dell’autofinanziamento Unappa. Ovviamente non possiamo obbligare nessuno come sempre abbiamo detto. A costui ho risposto semplicemente facendo notare che : abbiamo passato tutti insieme tre giorni a Rimini senza sopportare alcun costo di soggiorno, formazione, ecc. e non solo quello. Così come abbiamo fatto notare che sono stati assegnati bonus a tutti gli associati per quote per l’anno 2012, senza alcuna differenza, per circa settantamila euro, per premiare l’impegno di tutti coloro che partecipano. Così come abbiamo dimostrato che il nostro ruolo non è quello di fare utili, ma di mettere a disposizione l’impegno Unappa per rafforzare le opportunità dell’associato.
Ho voluto portare degli esempi, alcuni tra i tanti, che a mio avviso sono indicativi del nostro problema e delle nostre convinzioni. Credo che quei colleghi in realtà non avessero ancora compreso a pieno il messaggio e la filosofia Unappa.
Domande queste, che devono spingerci ad assumere la responsabilità del caso. Personalmente, i colleghi del direttivo, i collaboratori, tutti dal primo all’ultimo di Unappa, forse, non abbiamo saputo spiegare al nostro associato chi è cosa è Unappa. Su questo rifletteremo! I lavori si sono conclusi con una decisione, forse la più importante tra le tante adottate. Rinnovare la fiducia nell’associazione quale strumento necessario allo sviluppo presente e futuro. Una decisione importante e adulta che ci consegna un nuovo grande impegno al quale tutti dovremo partecipare da oggi in avanti.
Grazie a tutti voi per l’attenzione.

Presidente Nicola Testa
 

LE LINEE GUIDA INTERPRETAZIONE UNAPPA alla legge 4/2013

REQUISITI RICHIESTI ALLE ASSOCIAZIONI PER L’ISCRIZIONE NELL’ELENCO WEB TENUTO DAL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

Premessa (articolo 1, 2 ) I professionisti che esercitano attività non organizzata in ordini o collegi ( come ai sensi dell’articolo 2229, vedi appendice Normativa) possono costituire associazioni a carattere professionale, a base volontaria senza alcun vincolo di rappresentanza esclusiva con l’obiettivo di:

  • valorizzare le competenze degli associati
  • garantire rispetto delle regole deontologiche
  • agevolare la scelta e la tutela degli utenti nel rispetto delle regole della concorrenza.

I professionisti:

  • devono contraddistinguere la propria professione come attività disciplinata ai sensi della Legge n.4, del 14 gennaio 2013. (in ogni documento o rapporto scritto con il cliente)
  • è fatto divieto di adottare o utilizzare denominazioni professionali relative a professioni organizzate in ordini o collegi
  • è fatto divieto di esercitare attività professionali riservate a specifiche categorie

Le associazioni devono:

  • garantire la trasparenza delle attività e degli assetti associativi
  • favorire la democraticità
  • imporre il rispetto delle regole deontologiche, adottare un codice di condotta che preveda eventuali sanzioni disciplinari
  • predisporre una struttura organizzativa e tecnico scientifica adeguata al raggiungimento delle finalità associative
  • promuovere (anche con specifiche iniziative) la formazione permanente dei propri iscritti
  • garantiscono l’utenza anche attraverso uno sportello per il consumatore dove i committenti delle prestazioni professionali (utenti, clienti, individuali o imprese) possono rivolgersi in caso di contenzioso con i singoli professionisti o per avere maggiori informazioni relative all’attività professionale in generale e agli standard qualitativi richiesti dall’associazione.

Alle Associazioni è fatto esplicito divieto di:

  • adottare denominazioni professionali relative a professioni organizzate in ordini o collegi

PERTANTO

Le associazioni che si trovano nelle condizioni di cui sopra e che dichiarano, con assunzione di responsabilità dei rispettivi rappresentanti legali , di essere in possesso di tali requisiti e di rispettare i relativi divieti possono chiedere di essere iscritte nell’elenco delle associazioni professionali pubblicato dal Ministero dello sviluppo economico nel proprio sito internet (unitamente agli elementi concernenti le notizie comunicate al medesimo Ministero).
 

ART. 5 Contenuto degli elementi informativi

UNAPPA dovrà pubblicare SUL PROPRIO SITO WEB gli elementi informativi necessari a tutelare il consumatore secondo criteri di trasparenza correttezza e veridicità.

TABELLA 1.REQUISITI CHE LE ASSOCIAZIONI DEVONO PUBBLICIZZARE (e quindi possedere) SUL PROPRIO SITO WEB

       Testo della legge REQUISITI RICHIESTI ALLE ASSOCIAZIONI
  1. atto costitutivo e Statuto
  • l’atto Costitutivo e lo Statuto devono essere regolarmente registrati
  b ) precisa identificazione delle attività professionali cui l’associazione si riferisce b) indicare nello statuto quali solo le professioni che l’associazione rappresenta e le relative attività professionali che possono essere dettagliate anche nel regolamento interno.

c)composizione degli organismi deliberativi e titolari delle cariche socialic) presenza nello statuto di articolato che definisce i compiti degli organi deliberativi (assemblea, direttivo, commissioni di vigilanza e altre, giunta etc.; gli organi necessari presenti nello statuto sono assemblea, consiglio direttivo o similari, collegio dei probiviri).
– organigramma associativo
– norma che impegna l’associazione a rimuovere eventuali situazioni di conflitto di interesse e incompatibilità tra le cariche associatived) struttura organizzativa dell’associazioned) organigramma associativo con descrizione dei ruoli, dei poteri e delle strutture di riferimento sul territorio (sedi regionali), eventuali commissioni previste da statuto o da regolamento.
– descrizione della struttura operativa dell’associazione (segreteria, direzione etc.)e) requisiti per la partecipazione all’associazione, con particolare riferimento ai titoli di studio relativi alle attività professionali oggetto dell’associazione, all’obbligo degli appartenenti di procedere all’aggiornamento professionale costante e alla predisposizione di strumenti idonei ad accertare l’effettivo assolvimento di tale obbligo e all’indicazione della quota da versare per il conseguimento degli scopi statutari;
e) previsione all’interno dello statuto, o del regolamento interno del titolo di studio minimo per entrare nell’associazione (licenzia media, diploma, laurea )
– specificare la formazione(nel regolamento) necessaria per iscrizione (per esempio corso di 2 anni e supervisione, corso di 1 anno e 1 anno di esperienza di lavoro, corso di 600 ore etc.)
– prevedere tra i doveri del socio l’obbligo di formazione permanente
– prevedere nel regolamento strumenti idonei alla promozione della formazione (erogazione diretta dei corsi, accreditamento di scuole di formazione e/o esame periodico delle competenze acquisite
– prevedere nello Statuto tra gli obblighi del socio la quota associativa, definita annualmente da organo deliberante (assemblea, consiglio..)

  • – definizione degli standard qualitativi minimi necessari per compiere determinate attività professionali (criteri di correttezza, trasparenza, imparzialità, informazione equilibrata, procedura standardizzate..)e sistemi di valutazione dei servizi erogati dai professionisti iscritti(vedi tabella allegata esemplificativa di standardizzazione di servizi)

Qualora esista la norma tecnica UNI (vedi dopo) di una determinata professione i requisiti, le competenze, le modalità di esercizio e le modalità di comunicazione verso utenza dell’associazione devono esserne conformi!
f) assenza di scopo di lucro
g) prevedere nello statuto norma che espliciti assenza di scopo di lucro
Comma 2  a) il codice di condotta con la previsione di sanzioni graduate in relazione alle violazioni poste in essere e l’organo preposto all’adozione dei provvedimenti disciplinari dotato della necessaria autonomia; b) presenza nello statuto dell’organo “collegio dei probiviri”, o commissione disciplinare etc., organo dotato di autonomia rispetto agli altri organi dell’associazione

  • codice deontologico/di condotta con sanzioni disciplinari declinate a secondo della violazione
  1. elenco degli iscritti aggiornato annualmente
  • elenco degli iscritti in autocertificazione . Va inteso che gli iscritti sono coloro che rispettano i doveri per i soci previsti dallo statuto (quota, rispetto norme deontologiche, formazione permanente..)
  1. Le sedi dell’associazione sul territorio nazionale in almeno tre regioni
  • Presenza di almeno 3 sedi regionali dell’associazione. La sede regionale può essere presso sede del referente regionale va comunque resa pubblica nel sito dell’associazione
  1. la presenza di una struttura tecnico-scientifica dedicata alla formazione permanente degli associati, in forma diretta o indiretta;
  • Regolamento sulla formazione permanente o altro documento similare dove si esplicita come la formazione viene promossa e verificata

La formazione può essere promossa, erogata e verificata sempre dall’associazione (direttamente) o indirettamente, in tal caso la formazione si esplica fuori dall’associazione (presso scuole esterne che si possono anche accreditare attraverso i piani formativi, i docenti etc.) e la verifica delle competenze è svolta direttamente dall’associazione prima dell’ingresso.

  • Previsione nello statuto o regolamento di un comitato tecnico scientifico o commissione didattica/formativa che promuove e monitora la formazione permanente
  1. l’eventuale possesso di un sistema certificato di qualità dell’associazione conforme alla norma UNI EN ISO 9001 per il settore di competenza;
  • È un requisiti NON ESSENZIALE, ma si suggerisce di ottenere per l’associazione una certificazione di qualità

h) le garanzie attivate a tutela degli utenti, tra cui la presenza, i recapiti e le modalità di accesso allo sportello di cui all’articolo 2, comma 4.

  •  La previsione nello statuto, nel regolamento, in una delibera assembleare etc. di garanzia a tutela dell’utenza (come verifica delle competenze acquisite, assicurazione per danni, rispetto codice deontologico, attività di supervisione etc)
  • La pubblicizzazione delle modalità di funzionamento dello sportello per il consumatore ( che può essere anche virtuale)

 

Articolo 7 SISTEMA DI ATTESTAZIONE

Le associazioni professionali POSSONO rilasciare ai propri iscritti, previe le necessarie verifiche, sotto la responsabilità del proprio rappresentante legale, un’attestazione relativa ai requisiti di cui alla tabella 2 .
L’associazione deve provvedere alla messa a punto ed in opera di una procedura per la verifica dei requisiti richiesti ad ogni professionista al fine del rilascio dell’attestazione, come previsto dal punto e della tabella 1, sarebbe opportuno che tale procedura fosse certificata UNI EN ISO 9001.
 

TABELLA 2. Requisiti richiesti ai professionisti per rilascio dell’attestazione da parte dell’associazione

Testo della legge Esplicazione dei requisiti richiesti ai professionisti iscritti al fine del rilascio dell’attestazione
  1. Alla regolare iscrizione del professionista all’associazione
  • Il professionista deve essere in regola con i doveri previsti dallo Statuto e dai regolamenti dell’associazione (quota associativa, richiesta di adesione accettata etc.)
  1. ai requisiti necessari alla partecipazione all’associazione stessa;
adempimento a tutti i requisiti previsti da Statuto, Regolamento, codice deontologico tra cui:

  • titolo di studio minimo richiesto (licenza media, diploma, laurea)
  • formazione necessaria per l’iscrizione all’associazione (formazione in ingresso)
  • aver accettato e sottoscritto i documenti ufficiali dell’Associazione (statuto, regolamento, codice deontologico etc)
  1. agli standard qualitativi e di qualificazione professionale che gli iscritti sono tenuti a rispettare nell’esercizio dell’attività professionale ai fini del mantenimento dell’iscrizione all’associazione
  • verifica della presenza e del mantenimento degli standard qualitativi (trasparenza, correttezza, procedure predefinite..)minimi necessari per l’esercizio della attività professionale del professionista
  • verifica dell’adempimento della formazione permanente come prescritto dall’Associazione(vedi tabella allegata esemplificativa di standardizzazione di servizi)

Qualora esista la norma tecnica UNI (vedi dopo) di una determinata professione i requisiti, le competenze, le modalità di esercizio e le modalità di comunicazione verso utenza dell’associazione devono esserne conformi!

d) alle garanzie fornite dall’associazione all’utente, tra cui l’attivazione dello sportello di cui all’articolo 2, comma 4;

 

  • d) l’associazione deve verificare che il professionista rispetti tutte le forme di garanzia dell’utenza promosse dall’associazione e dandone visibilità e informazione in particolare allo sportello.

e) all’eventuale possesso della polizza assicurativa per la responsabilità professionale stipulata dal professionista;

 

  • e) ogni professionista dovrebbe (il requisito è opzionale) sottoscrivere una polizza assicurativa stipulata dallo stesso professionista; l’associazione può proporre una polizza di assicurazione convenzionata e lasciare libero il professionista di scegliere la propria polizza oppure può obbligare al momento dell’iscrizione (comprendendola per esempio nella quota associativa) il professionista a sottoscrivere una polizza convenzionata

f) all’eventuale possesso da parte del professionista iscritto di una certificazione, rilasciata da un organismo accreditato, relativa alla conformità alla norma tecnica Uni.

 

  • f) ’associazione può (il requisito è opzionale) richiedere al professionista la certificazione UNI rilasciata da ente accreditato da Accredia; al fine di poter essere certificato UNI occorre che l’UNI stessa abbia definito e approvato il manuale relativo alla identificata professione, ad oggi abbiamo 6 profili professionali di cui esiste il manuale UNI (fotografi, patrocinatori extragiudiziali, osteopati, chinesiologi, naturopati, comunicatori)

 

2. Le attestazioni di cui al comma 1 non rappresentano requisito necessario per l’esercizio dell’attività professionale.

 

  • L’attestazione RESTA FACOLTATIVA, ovvero si può esercitare la professione anche senza l’attestazione o l’iscrizione all’associazione.

ARTICOLO 8

Validità dell’attestazione

L’attestazione rilasciata dall’Associazione al professionista ha validità pari al periodo per il quale il professionista risulta iscritto all’associazione professionale che la rilascia ed è rinnovata a ogni rinnovo dell’iscrizione stessa per un corrispondente periodo. La scadenza dell’attestazione è specificata nell’attestazione stessa. Il professionista iscritto all’associazione professionale e che ne utilizza l’attestazione ha l’obbligo di informare l’utenza del proprio numero di iscrizione all’associazione.

ARTICOLO 3

Forme aggregative delle associazioni

Le associazioni professionali con le caratteristiche richieste dalla legge mantenendo la propria autonomia, possono riunirsi in forme aggregative di secondo livello (come federazioni di categoria, e come il Unappa). Le forme aggregative rappresentano le associazioni aderenti e agiscono in piena indipendenza e imparzialità.

Le funzioni delle forme aggregative:

– promozione delle attività professionali che rappresentano

– qualificazione delle attività professionali che rappresentano

– divulgazione delle informazioni e delle conoscenze connesse alle attività professionali

– rappresentanza delle istanze comuni nelle sedi politiche e istituzionali.

Le forme aggregative come il Unappa , su mandato delle singole associazioni, esse possono controllare l’operato delle medesime associazioni, ai fini della verifica del rispetto e della congruità degli standard professionali e qualitativi dell’esercizio dell’attività e dei codici di condotta definiti dalle stesse associazioni.

 

LA CERTIFICAZIONE UNI

Articolo 6 Autoregolamentazione volontaria

La presente legge promuove l’autoregolamentazione volontaria e la qualificazione dell’attività dei soggetti che esercitano le professioni non afferenti ad ordini albi o collegi. Una volta messa a punto la “Norma Tecnica UNI” , la certificazione rilasciata da ente autorizzato accredia è relativa alla qualificazione della prestazione professionale e si basa sulla conformità della medesima alla norma tecnica relativa alla professione oggetto della certificazione

3. I requisiti, le competenze, le modalità di esercizio dell’attività e le modalità di comunicazione verso l’utente individuate dalla normativa tecnica Uni costituiscono principi e criteri generali che disciplinano l’esercizio autoregolamentato della singola attività professionale e ne assicurano la qualificazione. Quindi qualora esista una norma tecnica UNI anche le associazioni si dovranno adeguare ad essa. 4. Il ministero dello Sviluppo economico promuove l’informazione nei confronti dei professionisti e degli utenti riguardo all’avvenuta adozione, da parte dei competenti organismi, di una norma tecnica Uni relativa alle diverse attività professionali. Posso richiedere al certificazione anche professionisti non iscritti alle associazioni professionali.

Articolo 9 Certificazione di conformità a norme tecniche Uni

Le associazioni professionali e le forme aggregative delle associazioni professionali collaborano all’elaborazione della normativa tecnica Uni relativa alle singole attività professionali,attraverso la partecipazione ai lavori degli specifici organi tecnici o inviando all’ente di normazione i propri contributi nella fase dell’inchiesta pubblica, al fine di garantire la massima consensualità, democraticità e trasparenza. Le medesime associazioni possono promuovere la costituzione di organismi di certificazione della conformità per i settori di competenza, nel rispetto dei requisiti di indipendenza, imparzialità e professionalità previsti per tali organismi dalla normativa vigente e garantiti dalle norme di accreditamento. Gli organismi di certificazione accreditati dall’organismo unico nazionale di accreditamento possono rilasciare, su richiesta del singolo professionista anche non iscritto ad alcuna associazione, il certificato di conformità alla norma tecnica Uni definita per la singola professione.

ARTICOLO 10 Vigilanza e sanzioni

1. Il ministero dello Sviluppo economico svolge compiti di vigilanza sulla corretta attuazione delle disposizioni della presente legge.

2. La pubblicazione di informazioni non veritiere nel sito web dell’associazione o il rilascio dell’attestazione contenente informazioni non veritiere, sono sanzionabili ai sensi dell’articolo 27 del Codice del consumo, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206, e successive modificazioni.